D O T T . D E G I O R G I S

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Endodonzia

L’endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della rimozione dell’apparato pulpare, nervo e arteriole, e della detersione delle pareti dei canali del dente, nel caso in cui il nervo entri in un processo di infiammazione irreversibile dovuto ad aggressione batterica. La totale rimozione della parte cellulare e un’attenta detersione dei canali radicolari, con strumenti rotanti e l’ausilio di sostanze irriganti, sono alla base del successo in endodonzia. La moderna endodonzia si avvale dell’uso della diga di gomma come isolamento del campo operatorio. Grazie a questo presidio si evita l’ingestione da parte del paziente di strumenti o liquidi irriganti.
L’uso di strumenti rotanti in nikel-titanio di ultima generazione, grazie ad una elevatissima elasticità, ci permette oggi di detergere canali estremamente curvi o con curve multiple. La guttaperca è una gomma naturale che, dopo la detersione, andrà a sigillare i canali. Affinché la terapia canalare possa mantenersi nel tempo, molta attenzione viene posta alla ricostruzione dell’elemento dentario. Nel caso di denti masticanti, molari e premolari, è sempre consigliato un restauro che possa proteggere il dente da un’eventuale frattura, un intarsio in composito o ceramica o una corona possono sopperire a questa esigenza. Nel caso in cui la devitalizzazione risulti incongrua o nel caso in cui i batteri riescano a raggiungere nuovamente la zona canalare i canali radicolari devitalizzati possono reinfettarsi. In questi casi sarà possibile detergere i canali dentali eseguendo un ritrattamento endodontico.

Conservativa

La Conservativa è quel ramo dell’odontoiatria che si occupa di prevenzione e cura della carie, patologia che aggredisce, grazie al lavoro batterico, i tessuti duri del dente. La cura e l’igiene quotidiana sono sicuramente i primi strumenti per prevenire la carie. Purtroppo, spesso, non sono sufficienti e sono quindi necessarie le sedute di igiene e i controlli periodici da parte del dentista.
Al giorno d’oggi, in odontoiatria, si hanno risultati sia funzionali che estetici estremamente elevati grazie ai compositi di nuova generazione.
La conservativa, come dice il nome stesso, si propone di conservare il più possibile i tessuti naturali del dente.
Grazie ad attenti controlli e all’aiuto di alcune radiografie è possibile intercettare le lesioni sul nascere potendo cosi mantenere gran parte del dente integro. Non tutte, ma la maggioranza dei problemi della salute dei denti inizia proprio con le lesioni cariose; superare l’età dell’adolescenza avendo avuto un buon controllo di igiene e della salute orale si traduce nella possibilità concreta di mantenere una bocca sana per tutta la vita.
Fanno parte del ramo della conservativa i sigilli, piccoli interventi effettuati su giovani denti da poco erotti, atti ad eliminare i solchi più profondi e a far sì che la superficie masticante dei denti sia più facilmente detergibile e quindi meno soggetta a carie.

Implantologia

L’odontoiatria moderna non può non avvalersi dell’implantologia per la riabilitazione della masticazione. Nei casi in cui, per svariati motivi, si sono persi uno o più denti l’inserimento degli impianti può ridare una masticazione fissa.

L’impianto è una vite in titanio che una volta inserita e integratasi nell’osso rimpiazza la radice del dente naturale perso e sostiene il manufatto protesico. Grazie all’implantologia il dentista può ridare denti fissi a coloro che li abbiano persi precocemente, sia nei casi di perdita di denti singoli che nei casi di estrazioni multiple fino ai casi in cui il paziente sia completamente edentulo.

L’intervento, eseguito in anestesia locale, è di breve durata e privo di dolore viste le caratteristiche degli anestetici odierni. I tempi dopo l’inserimento dell’impianto per il carico protesico sono molto variabili e dipendono sia dalle esigenze del paziente che dalla situazione clinica durante l’intervento.
In buona parte dei casi la protesi potrà essere inserita in giornata, grazie ad un carico immediato, altrimenti sarà necessario attendere qualche mese per portare l’impianto ad una completa osteointegrazione.

Parodontologia

Chiamata in passato erroneamente piorrea, la parodontite è una patologia infettiva che colpisce il parodonto, cioè tutti i tessuti di sostegno del dente, dalla gengiva all’osso sottostante. I primi segni di questa malattia si evidenziano intorno ai 35-40 anni, ma alcuni sintomi possono essere riscontrati anche anni prima.
Determinano questa patologia cause infettive, batteri, e fattori genetici, senza i quali la parodontite non può svilupparsi. Vi sono poi dei fattori aggravanti, come fumo e diabete, che aumentano il progredire della malattia.
Circa il 60% della popolazione presenta predisposizione alla parodontite, solo in una parte di essa si evidenziano danni parodontali.
È una malattia subdola che in modo lento e progressivo danneggia i tessuti di sostegno del dente senza però procurare alcun dolore.
Il trattamento della parodontite non prevede la guarigione dalla malattia, con la quale il paziente dovrà convivere tutta la vita, ma il mantenimento bdei tessuti di sostegno del dente in salute.
Per raggiungere questo traguardo, la terapia prevede, in una prima fase, la rimozione totale di placca e tartaro sia sopra che sotto gengiva. Quando questa non dovesse essere sufficiente, il medico dovrà attuare una terapia chirurgica.
Estremamente importanti per i pazienti parodontali sono la conoscenza e la messa in pratica delle tecniche di igiene.

Protesi

Quando la ricostruzione diretta di un dente non sia sufficiente, o la distruzione del dente sia troppo estesa, la protesi aiuta il medico a raggiungere risultati estetici e funzionali ottimali. In protesi il dentista si avvale della collaborazione dell’odontotecnico per la realizzazione dei manufatti che verranno poi cementati all’interno della bocca.

La protesi comprende anche tutti quei casi in cui i denti persi vengono sostituiti con protesi mobili tipo scheletrati o protesi mobili totali cioè le dentiere.

Corone in metallo ceramica, intarsi in composito o ceramica o strutture in zirconia, così come gli scheletrati o protesi totali sono i manufatti prodotti dall’odontotecnico.

Pedodonzia

La pedodonzia riguarda il trattamento dei pazienti in giovanissima età, dallo spuntare del primo dentino fino al completamento della perdita dei denti da latte verso i 12 anni.

Estrema importanza viene data in questo studio alla pedodonzia.
Invitiamo sempre i genitori a far visitare i loro figli senza aspettare che si presentino i primi problemi o fastidi.
È importante che i bambini vadano dal dentista per dei controlli di prevenzione in modo da poter familiarizzare con l’ambiente dello studio dentistico e avere un buon rapporto con il medico, che potrà intercettare e risolvere, sul nascere, eventuali problematiche, come piccole carie o malposizionamenti dentari.
Durante le prime sedute, senza l’uso di alcun strumento traumatico, i piccoli pazienti con i genitori, vengono istruiti su igiene orale e tecniche di spazzolamento, molto importanti affinché con un controllo quotidiano del cavo orale, si attui una vera attività di prevenzione continua, grazie alla quale i problemi della bocca saranno sempre minimi e si potrà mantenere una dentatura sana per tutta la vita.

Visite di controllo frequenti, fluoroprofilassi e apparecchi ortodontici dedicati sono le terapie più frequenti per i pazienti più giovani. I denti da latte hanno una funzione fondamentale e anche se verranno sostituiti dai denti definitivi, è opportuno che questi rimangano sani il più possibile, affinchè i denti che li sostituiranno non subiscano danni precoci e trovino il loro spazio fisiologico all’interno dell’arcata dentale. Il medico, quindi, interverrà con trattamenti mini invasivi per la cura di piccole lesioni cariose e con l’ortodonzia intercettiva in tutti quei casi in cui si prevede uno scarso spazio per la crescita dei denti definitivi.